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  • Il silenzio nell’arte – Juhani Pallasmaa a Roma

    La Conferenza di Juhani Pallasmaa presso l’Accademia Americana di Roma. Juhani Pallasmaa è uno dei più importanti architetti finlandesi, autore anche di saggi in materia di arte e di percezione dell’architettura, come “Gli occhi della pelle” e “Lampi di pensiero”. Ospite dell’Accademia americana a Roma, ha tenuto una conferenza sul tema del Silenzio nell’Arte e nell’Architettura. Le occasioni e gli spazi in cui si può gustare il silenzio sono sempre più rari su questa terra, tanto che quando li incontriamo abbiamo la sensazione di scoprire delle rovine archeologiche, vestigia di una civiltà estinta, e ne siamo quasi spaventati. Il silenzio evocato da Juhani Pallasma è qualcosa di più della semplice assenza di rumore. Si tratta piuttosto di una dimensione interiore, indispensabile per la piena partecipazione al mistero della natura e dell’arte. L’arte, infatti, reclama silenzio, per essere contemplata e goduta. Nei musei ci viene naturale parlare a voce bassa e così nei grandi edifici, soprattutto in quelli in cui l’architettura, più che preoccuparsi di se stessa, della propria imponenza e del proprio dominio sull’ambiente, è rivolta a esaltare la dimensione interiore dell’uomo. Great buildings are silence turned into matter. Il salto dalla Finlandia all’Umbria non è breve, ma dalle nostre parti il frastuono è ben peggiore che tra le betulle, e la nostalgia per il silenzio si fa sentire parecchio. Da noi gli spazi naturali incontaminati e silenziosi sono meno estesi, ed è lo spazio delle grandi architetture ad avere, da sempre, la capacità di custodire il vero silenzio. A me viene in mente la potenza e la quiete delle arcate ogivali di pietra rosata della rocca di Assisi. Mentre camminiamo sotto gli archi siamo in pace con noi stessi e col paesaggio, pieno di vita, che essi inquadrano dall’alto. Tutto, nell’incontro con Pallasmaa, dal modo pacato e chiaro del parlare, alla scelta delle immagini e delle citazioni che scorrevano sullo schermo della sala conferenze, mi ha richiamato le fonti della mia formazione di architetto, cresciuta all’ombra dei grandi scandinavi e finlandesi, di cui all’università ci raccontavano meraviglie, con il solo aiuto di un proiettore di diapositive rumoroso e inaffidabile. È cresciuta così la mia ammirazione sconfinata per le terre dove la qualità architettonica è tanto più diffusa quanto più difficili sono le condizioni di vita. #architettura #arte #Italia

  • Filigrana

    Nella luce del tramonto, una foglia morta le cui venature disegnano una filigrana sottilissima, impalpabile. Attenzione a come la tocchi. #wix

  • L’incantevole vivarium di Luca Bocchi

    Mi piace da matti osservare le piante, come sa chi gironzola per questo mio blog. Stavolta però sono rimasta proprio conquistata dalla creazione di Luca Bocchi, fioraio romano, figlio d’arte, che nella sua vetrina di Corso Vittorio espone un vivarium di piante epifite coltivate su un tronco di quercia. La forma contorta del tronco offre piccoli anfratti in cui si annidano con grazia le Tillandsie, originarie del Sud America, orchidee nane rare e pregiate, Billbergie nane: tutte piante, queste, che non hanno bisogno di terra per crescere. Tutto è appoggiato su di uno strato di lava granulare originario del Giappone, su cui sono adagiati cuscinetti di muschio. Lava e muschio in grado di trattenere e poi rilasciare lentamente l’umidità necessaria alla vita delle piante. Luca mi ha mostrato come si alimenta il vivarium, un ecosistema in miniatura, perfettamente autosufficiente: basta accendere un nebulizzatore collegato alla teca. La nebbia invade il parallelepipedo di vetro lentamente, nascondendo il paesaggio in miniatura. A bocca aperta ammiro la scena e aspetto che la nebbia si diradi adagio, senza lasciare altro che goccioline sulle foglie lucide delle Billbergie, e rivelando, alla fine, i colori delle orchidee ancora più vividi. Luca Bocchi mi dice che questa meraviglia si può realizzare in base alle richieste dei clienti, nelle misure desiderate, incassandola in una struttura fissa, oppure usandola come divisorio in un ambiente. Sono incantata da questa opera d’arte vivente che si vela e si svela in silenzio e non chiede altra cura che un po’ di nebbia ogni tanto. #fotografia #ispirazione #Roma #video

  • Rottami

    #sfascio

  • Il verde e la pioggia

    Neanche una giornata di pioggia insistente può offuscare il fascino del giardino della Mortella di Ischia. L’opera del paesaggista inglese Russell Page contiene tesori botanici e architettonici, fusi con il paesaggio circostante (una delle più belle isole del Mediterraneo), in un’armonia perfetta.

  • Il verde in bianco e nero

    In un giardino botanico di Ischia, e precisamente il celebre parco della Mortella, in una giornata di fine estate sono rimasta affascinata dalla struttura architettonica delle foglie di grandi piante tropicali. In bianco e nero le linee e le forme sono esaltate e mi ispirano decori murali e stampe su tessuti per tende di arredamento. Non vedo l’ora di realizzare un nuovo progetto. #wix

  • Il cielo rosa

    Il cielo rosa è lo sfondo di un panorama per niente idillico: tralicci colossali in periferia. #wix

  • Con Pavart per uffici Confcooperative a Milano

    A pochi passi dal grattacielo di Gio Ponti sede della Regione Lombardia, a Milano, la sede della Confcooperative lombarda sceglie PAVART per arredare i suoi uffici. Le stampe su tela da foto originali di Mara Celani sono il complemento accuratamente inserito negli ambienti di lavoro, riunione, attesa. I colori delle immagini sono stati scelti in armonia con i colori delle poltrone e dei divani.  Il progetto è dell’architetto Tecla Arigliani.

  • Trabocchi

    La costa di Vasto, sull’Adriatico, con i suoi trabocchi, strutture di legno che sembrano posate sul pelo dell’acqua come libellule. Si può vedere il sole che tramonta sull’Adriatico? Se ti spingi fino in fondo a Punta Penna e guardi verso Ovest per un attimo si! #wix

  • La galleria Nazionale – “Sulla linea del tempo” reloaded

    Qui sotto una mia cronaca del 2011. Oggi la mia opera non è più visibile! Il nuovo allestimento dell’intera Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, ha portato una ventata d’aria fresca nel più nobile Museo d’arte moderna e contemporanea d’Italia. La nuova sistemazione dell’atrio centrale della Galleria ha comportato la rimozione della grande parete mobile sulla quale era istallata la composizione “Sulla linea del tempo”.Prima l’opera era visibile solo nei periodi in cui la sala centrale era interessata da lavori di allestimento di nuove mostre temporanee. Con il riallestimento del novembre 2011 la grande immagine è stata, con alcune modifiche, nuovamente stampata e applicata sulla struttura metallica che sormonta le tre porte di ingresso, dove sarà sempre visibile.  Qui alcune immagini dell’inaugurazione.

  • Onde di carta

    Strati e strati di carta. Nomi, immagini, parole, colori si arrotolano e si staccano infrangendosi come onde del mare sugli scogli. #astratto #colore #mare #sfascio

  • Casa danese DK

    Il muro rosso aragosta di una casa danese, il legno nero, gl’infissi bianchi, il prato verde. Si tratta di un edificio semi abbandonato nella campagna nei pressi di Silkeborg, in Danimarca. Sono affascinata dalla semplicità e insieme dalla forza del contrasto tra i colori complementari di queste immagini. Si esaltano a vicenda ed evocano la pace della campagna. #colori #Nord #rosso

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cell: +39 336 924349

Via Giovanni Keplero 10 - 00142 Roma

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©2021 di mara celani architetto e fotografa

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