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- Orto Botanico
Una visita all’ Orto Botanico di Roma, fatta un po’ di tempo fa. Qui c’è il fascino delle forme vegetali esaltate dal bianco e nero. La mia ossessione per la struttura e la geometria con cui si dispongono le cellule che formano i tessuti delle piante, così come appaiono, senza microscopio, senza luci speciali, solo col mio obiettivo e con la luce di un cielo un po’ nuvoloso. #wix
- Sfascio 2
#sfascio #wix
- Strati di colore
Prova a contare gli strati di colore. Questo è un dettaglio ingrandito di un parapetto pluriverniciato, sul lungomare di Anzio. Corroso dal vento, dalla salsedine, dalle mani dei passanti. Qualcuno lo ha verniciato più volte. Storie sovrapposte, la più antica è anche la più nuova per noi. Ogni strato un segno del tempo.
- Ostia lido
Quelle domeniche di tempo incerto, vai all’aeroporto ad accompagnare qualcuno e poi ti avanza un buon pezzo di mattinata. Il cielo è bianco, non si distinguono nuvole, cielo, sole. Cammini su una spiaggia deserta, con poco vento. Il cielo è uno sfondo neutro come un foglio di carta. Le architetture balneari resistono all’aggressione della salsedine, in attesa di un’estate cittadina. Disponibile una collezione di 12 foto stampate su carta , in formato 20×30 bellissime viste tutte in serie.
- Come spiegare chi sei ai tuoi ospiti / pazienti / clienti. Con il design narrativo.
Che si tratti di un ospite di un bed and breakfast o di un albergo di lusso, oppure di un paziente in attesa in un corridoio d’ospedale, costui passerà del tempo tra le tue pareti, seduto su un divano o in piedi passeggiando. Tu puoi approfittare del tempo e dell’attenzione del tuo ospite/cliente/paziente mentre è lì. Considera che il web cerca di carpire lo sguardo di quella persona attraverso il monitor del suo smartphone e fa di tutto per riempire tutto il suo tempo. Perché non sfruttare le tue pareti per veicolare messaggi, raccontare storie , le tue storie? Offri ai tuoi ospiti un paesaggio nuovo da osservare, per informarlo su di te e sulla tua mission. Non serve appendere al muro testi esplicativi (non tratterai i tuoi ospiti come se fossero topi di biblioteca), né immagini insulse o ripetitive. Invece, cerca immagini che evochino la tua mission sotto forma di metafora , oppure che suscitino emozioni, che sottolineino con il colore i dettagli del tuo arredamento. Nessuno spazio aperto ad un pubblico, ristretto o esclusivo, andrebbe trascurato. È importante connetterti emotivamente con quella persona che ti ha scelto, e che potrebbe portarti molti altri, se comprende meglio la filosofia della tua attività. Un piccolo rifugio a Roma Cerchiamo di evitare ciò che insignificante. È bello tutto ciò che è autentico. Virginie Boulenger per Be-Poles studio Il “design narrativo”, quello che fa capire chi sei, cosa fai, come lo fai, perché lo fai, a chiunque arriva da te. Qualcuno comincia a chiamare questo lavoro “narrative design” . Si fa un progetto di comunicazione molto personalizzato per arredare narrativamente le stanze di hotel di lusso o di appartamenti per soggiorni turistici. Si parte dalle fotografie, e si aggiungono via via altri elementi suggeriti o evocati da queste. Nessun dettaglio può essere lasciato al caso. Lo studio Be-Pol es , tra Parigi e New York, fa proprio questo. Anche io faccio questo. 😉 Inventare una nuova professione: il design narrativo . Tutto va considerato. Niente va dimenticato. Siamo sinceri e rifiutiamo l’ostentazione. Art program di Be-Poles Studio Le Pigalle, Hotel, Paris No Mad Hotel, New York Una sala d’attesa Un condominio romano
- Mud Mood
Sandro Scarmiglia e le sue sculture di fango in mostra da Pavart Roma. Una mostra di forte impatto sensoriale è stata quella curata e allestita da Velia Littera per Sandro Scarmiglia , scenografo e scultore. Il pavimento della galleria ricoperto di paglia si espandeva anche fuori, sulla strada invitando ad entrare il pubblico della strada. Il suono di sottofondo di uno strumento aborigeno australiano, il didgeridoo era la colonna sonora. Un suono così ancestrale e misterioso che non posso fare a meno di ascoltare anche ora mentre scrivo. Guardando le sculture di Scarmiglia da vicino, passeggiando tra l’una e l’altra, i suoni sembravano provenire direttamente dalle loro cavità, con un effetto che ha attratto molti visitatori. “ Sandro Scarmiglia realizza le sue sculture con un composto materico fatto di fango e colla. Le forme impresse nella sua mente prendono vita e si assiste alla creazione di forme scultoree contemporanee, astratte e “semplici”. Forme pure e minimali che evocano un’arte primitiva, sinuosa ed elegante nella sua essenzialità. “ Da Exibart Come al solito mi sono divertita ad esplorare la mostra con la mia macchina fotografica. Qui un assaggio del mio reportage . Follow my blog with Bloglovin
- Home staging
Un home staging per REMAX GRUPPO CASARE Un appartamento da vendere all’Eur, valorizzato e fotografato. #homestaging #immobiliare #arthomestaging #realestate
- La bellezza è nell’occhio di chi guarda
“La bellezza è nell’occhio di chi guarda” è una frase che mi è sempre piaciuta, tanto da dipingermela su una mano , senza nessuna pretesa di essere originale. Compare in un sacco di autori a partire dalla Grecia antica, passando per Shakespeare e Goethe, fino ai giorni nostri. Un adagio buono per tutte le stagioni, in fondo. “ Beauty lies in the eye of the beholder “ La prima volta che l’ho letta e che mi è rimasta impressa avevo non più di tredici anni e l’ho letta in un fumetto. Potrei sbagliare, ma mi par di ricordare che si trattasse de: “Il bambino a una dimensione” , pubblicato nel 1972 negli Oscar Mondadori, una raccolta di strisce di Charlie Brown. Parodiando Marcuse che con “L’uomo a una dimensione” dettò l’agenda delle rivolte sessantottesche, forse quello fu il primo libro di fumetti di Ch.M.Schultz ad arrivare in casa mia, in mano a mio padre, che nelle pause delle sue letture storiche si divertiva come un matto a leggere fumetti d’autore. La frase me la ricordo vagamente in bocca al saggio Linus, ma poteva anche essere Snoopy. La ricordo però pronunciata come cortese risposta ad un complimento. Fu questa particolare accezione che mi colpì. Tuttora la intendo in quel senso: se vedi del bello in me, o in quello che faccio è perché c’è della bellezza dentro di te. Se faccio qualcosa di bello non è tutto merito mio, anche tu che ammiri stai facendo la tua parte. Ma allora la bellezza dove si trova? Molto meno mi piace l’interpretazione più diffusa, come ad esempio, la citazione da David Hume : ” Beauty in things exists merely in the mind which contemplates them. “ E cioè: “La bellezza delle cose esiste soltanto nella mente che le contempla.” Praticamente un manifesto del relativismo estetico, della serie: ”Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”, per restare sul casereccio e senza scomodare mamme e scarrafoni. Eppure in quella bellezza che sonnecchia dentro l’occhio dell’osservatore e che non si sveglia finché non entra in risonanza con una creazione al di fuori di lui, trovo il senso più bello della frase. Potrei aggiustare il tiro di Hume dicendo: “La bellezza delle cose esiste anche nella mente (nell’occhio) di chi le contempla.” L’osservatore deve avere la sua idea di bellezza. Posso creare opere mirabili ma se in chi le osserva non esiste almeno la categoria della bellezza, se non c’è almeno un barlume di armonia, le opere restano inerti, morte, inutili. L’arte è lì per essere contemplata da chi possiede già un’idea, magari confusa, magari incolta, ma un’idea di bello dentro di sé. Non credo né all’artista eroe incompreso e incomprensibile, né all’osservatore che decide di attribuire valore artistico a ciò che gli pare a seconda della convenienza o dell’emozione del momento. Credo invece che l’opera d’arte stabilisca una relazione, un dialogo tra chi crea e chi osserva. E credo e che le due parti debbano avere un terreno, un linguaggio in comune. Ogni artista cerca di svegliare nell’osservatore la sua idea di bellezza. Lo provoca, a volte, lo schernisce, lo prende in giro, lo compiace, lo adula o semplicemente lo accontenta, quando non ha voglia di rischiare. Non può mai fare a meno di considerare i neuroni specchio del suo osservatore. Spiegato in poche parole anche in questo brevissimo video estratto da un film con Ben Kingsley , Elegia d’amore. E tu, dov’è che trovi la bellezza, dentro o fuori di te? #arte #filosofia
- Il mondo delle rose
Se vuoi cercare di imparare qualcosa del mondo multiforme delle rose, della genealogia delle specie moderne e vedere in fiore le specie botaniche che hanno dato origine agl’ibridi odierni il Roseto Comunale di Roma è ben corredato di spiegazioni. Il tracciato dei viali del giardino delimita i settori dedicati ognuno a una famiglia di specie e di varietà. Io mi metto ogni volta d’impegno a cercare di distinguere una rosa gallica da una rosa inglese, una bourboniana da una centifolia, ma è una battaglia persa. Mi perdo tra le forme e le sfumature delle corolle, mi tuffo con le narici in cerca del profumo, come fanno tutti quelli che, beati, nulla si curano di apprendere della teoria. Ogni volta mi riprometto di tornare di giorno feriale, con meno gente, chissà se ce la farò quest’anno. Intanto scatterò un bel po’ di foto e le migliori le potrai vedere qui. La bellezza della rosa non sta solo nel colore o nel profumo, ma in molti casi anche nell’eleganza delle linee e nella struttura del fiore che si rivela perfino quando questo è appassito o non ancora sbocciato. L’eleganza è messa in evidenza dal bianco e nero. #Roma #rosa #Roseto
- Art home staging
Qual è il modo migliore per valorizzare un immobile in vendita, per esaltarne i pregi? Senza dubbio home staging . A cominciare dalle fotografie pubblicate sui vari annunci online, fino alle visite dei potenziali acquirenti l’allestimento ben studiato accresce il valore degli immobili. Parliamo di home staging e cioè la sistemazione degli spazi per mostrarne le potenzialità con pochi elementi d’arredo scelti e sistemati con cura. Si scelgono arredi e colori in armonia, oggetti, piante, libri. Con Remax ITI Casa RE , invece, facciamo ancora di più, facciamo Art Home Staging a Roma. Una versione ancora più efficace dell’home staging, con l’aggiunta di opere d’arte e di design. Infatti negli ambienti che abbiamo da poco presentato, un magnifico appartamento a pochi passi dal Colosseo, abbiamo esposto opere d’arte contemporanea della galleria Pavart di Roma, e una collezione di mie fotografie , la collezione Ostia Lido . Nella stessa stanza questa collezione è illuminata da un’altra mia opera: la lampada Craque . Abbiamo esposto qui un’opera di Roberta Morzetti, opere di Stefano Trappolini, di Nino Caltabiano aka Tuffo, e di altri artisti della scuderia Pavart di Monteverde Vecchio a Roma. #homestaging #immobiliare #arthomestaging #artecontemporanea #realestate
- Palazzina residenziale nel centro dell’EUR
Una realizzazione: un condominio al centro dell’Eur aveva bisogno di decorare gli ambienti comuni della palazzina. Sono state scelte alcune vedute insolite del Palazzo della Civiltà del Lavoro, noto comunemente come Colosseo quadrato. Immagini catturate all’alba, quando il travertino bianco dell’edificio si tinge di rosa e d’oro. Dopo un accurato studio con rendering fotografico per la verifica dell’effetto finale, si è scelto di stampare le foto su tela e di montarle su un telaio di legno di 5 cm. di spessore. Dai un’occhiata alla collezione completa! #Roma #rosa